Esso è in grado di riprendere delle immagini in movimento e di raccontare storie in grado di emozionarci.
Come già sappiamo, il cinema era nato nel 1895 grazie ai due fratelli Lumiere, che inizialmente giravano alcuni piccoli cortometraggi che riproducevano scene di vita quotidiana e vari momenti di vita.
In un loro filmato "L'arrive d'un train en gare de la Ciotat" riprende delle persone che aspettano il treno che sta arrivando.
Mentre il treno sta per arrivare gli spettatori che sono in sala sono preoccupati dell'arrivo del treno tanto che alcuni si coprirono gli occhi e altri scappano dalla sala.
"Tratto del filmato del treno" |
Nel 700' in Cina si forma il teatro d'ombre che divenne uno strumento di educazione della gioventù. Questo strumento sbarca in Europa. In Francia diventa una forma di spettacolo e si diffonde rapidamente.
"Teatro delle Ombre" |
Molto tempo dopo questo mezzo cambiò il suo uso e comincio a trasmettere immagini di morte, teschi e fantasmi tanto che Philidor montava la lanterna su delle rotaie per simulare il movimento. Questa applicazione venne chiamata Fantasmagoria.
"Fantasmagorica" |
Si passò poi al poliorama inventato a Parigi che consentiva di vedere un effetto giorno e un effetto notte della stessa veduta grazie all'apertura in modo alternato di una finestrella posta tra la veduta dipinta e la lente di osservazione e di un altra posta sul dorso dello strumento appena dietro l'immagine.
Un'altra scoperta entusiasmante fu quella del Panorama, un edificio circolare concepito come uno spettacolo per le masse. Al suo interno c'era una pedana centrale dove ruotava a 360 gradi.
Infine avvenne il Diorama un edificio circolare creato da Daguerre e Bouton nel 1822 a Parigi, aveva una pedana centrale ma non rotante e le pareti venivano coperte da delle tele che vengono retroproiettate con degli effetti particolare in modo da suggerire illusioni ottiche allo spettatore.
La gente è colpita da questo spettacolo entusiasmante, un lettrato Honorè de Balzac racconta che Daguerre e Bouton hanno sorpreso Parigi e sottolinea che quel briccone di Daguerre con questa invenzione accumolerà parecchi soldi.
Ma ci fu un altro inventore sempre in Francia che aveva scattato la prima fotografia della storia nel 1826, costui si chiamava Niepce e grazie alle lettere che si mandava con suo fratello a Londra, abbiamo portato alla luce il procedimento della fotografia:
- Prende una lastra di metallo e la ricopre di bitume di Giudea;
- La espone alla luce;
- La lava con un particolare solvente;
- La colloca capovolta sopra ad una scatola aperta contenente iodo(questo elemento diventa gassoso a temperatura ambiente e i suoi vapori oscurano la lastra nelle zone rimaste in ombra);
"Niepce" |
Ma nel 1833 Niepce muore, così Daguerre è costretto a continuare da solo i suoi studi e nel 1837 Daguerre ottiene il suo Primo Dagherrotipo.
Nel 6 gennaio del 1839 su un giornale parigino "Gazette de France" circola la notizia della invenzione di Daguerre e il giorno successo Arago anticipa l'annuncio ufficiale dell'invenzione nella seduta dell'Accadémie des Sciences.
E il 19 agosto del 1839 nel corso della seduta della Accademia delle Scienze, Daguerre rivela il procedimento del dagherrotipo:
- Pulitura e lucidatura di una lastra di rame argentata;
- Sensibilizzazione della lastra con vapori di iodio ;
- Espoziione nella camera oscura;
- Rivelazione dell'immagine invisibile(detta "latente") attraverso i vapori di mercurio;
- Fissaggio con iposolfito, lavaggio e asciugatura;
Il risultato è una lastra lucida, quasi riflettente, su cui si definisce un'immagine costituita da piccole particelle biancastre. L'immagine appare nello stesso tempo negativa o positiva a seconda dell'inclinazione della superficie specchiante.
Nel 1851 Daguerre muore.
"Prova Dagherrotipo" |
Facciamo però un passo indietro in Inghilterra ci sono stati altri inventori che hanno "scoperto" la fotografia. Uno di questi era William Henry Fox Talbot, scienziato di fama e uomo di grande cultura che nel 1835 era giunto a realizzare dei negativi e poi dei positivi su carta sensibilizzata con cloruro d'argento. I suoi primi esprimenti li aveva realizzati ponendo una serie di oggetti sulla carta esposta alla luce, i suoi risultati furono chiamati "Photogenic Drawing"
Nel 1841 annuncia che è riuscito a perfezionare il procedimento dell'esperimento del Calotipo:
- Sensibilizzazione di un foglio di carta con ioduro d'argento
- Esposizione in camera oscura
- Immersione del foglio in una soluzione di "gallo-nitrato d'argento" che agisce come rivelatore o sviluppo
- Fissaggio con Iposolfito
- Lavaggio e asciugato
"Calotipo" |
Talbot pubblica il primo fotolibro, illustrato da fotografie intitolato "The Pencil of nature" fra il 1844 e il 1846.
Nel 1877 muore Talbot.
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